Giorgio Agnisola
Il segno lineare e grafico caratterizza gran parte della produzione recente di Susanna Montescuro, che tuttavia non si consuma in un ambito didascalico ed illustrativo, ma si sviluppa sul piano compositivo in una articolata scansione dello spazio, che recupera il dato cromatico come elemento essenziale dell’opera.
Segno e colore attuano, per così dire, nel corpo dell’immagine, una integrazione espressiva di segni e di forme che, se appaiono stilizzate nel modello di una collaudata produzione grafica, al tempo stesso sono proiettate verso una ricerca più consapevole di equilibri visivi, di sviluppi cromatici e decorativi, di sintesi espressive colte sul piano emblematico ed allusivo. Una temperie più surreale e metaforica emerge, insomma, dal luogo dell’immagine, accedendo ad un più interiore e meditato sentimento della vita. Deriva da qui il clima di pensosità lirica e trasognata di alcuni suoi lavori recenti, un clima di pacate risonanze interne, di sommessi rilievi esistenziali, di quiete e malcelate morsure.
Trovo interessanti i suoi ultimi lavori per quel registro sintetico e appena espressionistico che li connota e che se per un verso apre ad una dimensione per così dire grafica, per l’altro non perde di intensità espressiva e conserva la freschezza di un racconto personale, di una dimensione interiore e persino intimistica. I colori, poi, sono caldi e davvero coinvolgenti.
Prof. Giorgio Agnisola
Critico d’arte, giornalista e scrittore